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GIRADISCHI, RADIO
e apparecchiature audio La mia passione per la registrazione e l'incisione audio è remotissima. Fin da bambino ho mostrato spiccata attenzione per microfoni e altoparlanti. Mio papà ogni tanto portava a casa apparecchi strani, per esempio dittafoni e trascrittori, interfoni e altri apparecchi che servivano negli uffici per comunicare e dettare. Quindi ho sempre avuto un registratore e a un bel momento ho anche cominciato a costruirmi da me microfoni e cavetti per collegare tra di loro apparecchi diversissimi. A un bel momento ho anche cominciato ad occuparmi di... radio pirata! Infatti sperimentando nel 1978 con piccole microspie acquistate per corrispondenza (la mitica radiospia di Elettronica Pratica, o quelle più sofisticate di Amtron e di Nuova Elettronica) mi rendevo conto che studiando elementi di radiantismo potevo anche realizzare antenne trasmittenti e quindi installare trasmettitori... "potenti". Insomma, già nel 1981 trasmettevo in FM in un raggio di circa trecento metri: poca cosa ma già sufficiente a produrre scherzetti ai vicini di casa. Un pomeriggio, dopo molte ore di tarature, riuscii a coprire il segnale di Radio Ostiglia proprio mentre il signore che abitava alla terza casa dopo la mia stava lavando la macchina nel suo giardino, sprecando moltissima acqua in un momento di siccità. Era un'Alfa Romeo Giulia rossa, tutte le portiere aperte e la radio accesa su Radio Ostiglia! Accesi il trasmettitorino e con mossa abile mi sintonizzai proprio sull'esatta frequenza. Con la mia voce da giovane disc-jockey imbranato annunciai che i vigili del comune di Ostiglia stavano perlustrando le proprietà private per scoprire e multare chi trasgrediva alle direttive comunali in fatto di conservazione dell'acqua potabile. Il ragazzotto aveva certamente sentito tutto e lo vidi guardarsi attorno e con fare molto frettoloso mettere via la canna di gomma e il mastello pieno d'acqua con le pelli di daino. Poi saltò in macchina e portò l'Alfa dietro casa. Insomma, avevo fatto centro! Risate... Ma nel 1986 già avevo un trasmettitore FM di circa un Watt e nel 1987 un apparecchio di circa otto Watt e un sistema di antenna decente e l'anno successivo perfino un codificatore stereo. Nasceva così la mia Radio Barry Joe, FM 102,3 MHz. In quegli anni investivo tutti i miei risparmi in elettronica e registratori e riuscivo a produrre piccole trasmissioni complete e "radiodrammi" da trasmettere. Poi, successivamente, con l'arrivo di registratori più sofisticati, cominciai a registrare suoni e rumori da archiviare. E intanto mi capitava anche di registrare piccoli concertini nei mezzanini del Metrò e in tutti i posti in cui mi trovassi per caso. Avevo sempre con me registratore HiFi (Sony D6-C o DAT) , microfono e cuffia. E mi piaceva registrare musica su cassetta... ma sperimentai anche l'incisione fonografica su alluminio, con discreti risultati. Una cosa che vorrei qui divulgare è che io sono anche, nel profondo del cuore, un "fonoamatore"; una persona, cioè, che ama registrare e sperimentare con i registratori. E, come tutti i fonoamatori, anche io possiedo un piccolo archivio di registrazioni audio da me medesimo effettuate. E vado dalle cassette stereo 8 alle microcassette, alle cassette DAT, ai minidisc fino a registrazioni interamente digitali realizzate con apparecchi svariatissimi e conservate in forma digitale su svariati computer. Mi rendo conto di aver visto nascere, crescere e tramontare generazioni di supporti audio e di averli visti diventare sempre più piccoli, addirittura immateriali! E ho il vago sospetto che nel futuro avremo audio e musica su supporti sempre più piccoli, con il rischio di... perderli o di non poterli più ascoltare poichè le continue innovazioni, che impongono ogni volta di trascrivere i contenuti audio su nuovi supporti, porranno enormi problemi di archiviazione. E penso a come, ancora oggi, l'incisione fonografica rappresenti il sistema più duraturo e affidabile per la conservazione del suono. Non è un caso, infatti, che sulla sonda della NASA Pioneer X sia stato installato un disco fonografico in oro, inciso con musiche, suoni, voci e anche immagini terrestri. Poichè qualunque civiltà che parta dal nostro Ottocento sarebbe in grado di capire a cosa serve quel disco e in caso di ritrovamento su un altro pianeta remotissimo basterà semplicemente un bicchiere di plastica, uno spillo e far girare il disco su un qualunque supporto fisso per ottenere le informazioni che testimoniano della nostra civiltà. Grandissimo esempio di comunicazione che sfida il tempo ad uso di posteri assolutamente sconosciuti! Omaggio al grande scienziato Carl Sagan, ideatore di questa forma di comunicazione interplanetaria. Oggi sfrutto queste antiche passioni e questo incredibile bagaglio di esperienze nella riparazione di giradischi, registratori, dittafoni e radio. Anche a livello professionale ho sempre riparato di queste apparecchiature e per la gamma di dittafoni e trascrittori Philips ho anche una certa lunga esperienza. Oggi trovo utile lavorare nel settore degli apparecchi riproduttori post 1950, diciamo la gamma di fonovaligie e dei compatti che tanto suonavano tra i ragazzi dell'epoca. Oggi si assiste a un ritorno del disco fonografico e si comincia a vedere una rinascita di giradischi e dischi di vinile. Nell'era
della rete c'è ancora posto per il grammofono fonovaligia di papà o del
nonno. Tutti quei buffi cosi neri con il buco... i 45 giri. Chi erano
Adriano Celentano, Domenico Modugno, Claudio Villa, i Pooh? Però, che
bello avere in mano il disco... Chissà se il vecchio giradischi può ancora funzionare? Vediamo se c'è ancora qualcuno!
Grazie Tosca. Insomma, non buttiamo via il vecchio giradischi di papà o del nonno. Proviamo a farlo funzionare come una volta. Da parte mia una serie di consigli per conservarlo al meglio e una serie di modifiche atte a rimetterlo in funzione a scapito dell'originalità qualora l'apparecchio non sia di eccelso valore e si voglia ascontare semplicemente una certa quantità di vecchi dischi. Altre volte occorre attendere parecchio tempo solo per reperire i transistor al germanio oppure la valvola Philips; ma quando tutto va al suo posto e rimetto mano al saldatore e risento il profumo di stagno fuso... allora mi pare di ritornare ragazzino alle prese con i miei trasmettitori! E quando il giradischi si rimette a suonare quel pessim... ehm, meraviglioso disco di Claudio Villa, anche la mia soddisfazione è notevole. INTERVENTI su apparecchi storici o particolari - Brionvega FV 1016 fonovaligia 1964 Zanuso-Sapper - Interventi di restauro e ripristino funzionalità - Lesa Alcione fonovaligia circa 1969 - Restauro minimale su apparecchio ben conservato ma mancante di taluni accessori necessari - Geloso G284V fonovaligia 1962 - Restauro minimale, applicazione di particolari mancanti o rotti e collaudo con video. Sono anche attivo su: copia questo indirizzo: cmcartigiano.tumblr.com Questa mia piccola "impresa" è dedicata a Tiziana (la mia metà) e a Vittoria (il mio piccolo "quarto"). Tutto quello che qui vedete è stato realizzato grazie al loro supporto. E il tutto, pensate, solamente con il mio rimanente "quarto"! |